Raccontare Cantona non è un gioco. Daniele Manusia lo fa nel suo libro edito da Add Editore “Cantona. Come è diventato una leggenda”. Éric Cantona ha smesso di giocare a calcio una prima volta a ventiquattro anni, poi una seconda a trenta. Ha preso a calci e pugni un tifoso del Crystal Palace nel gennaio del 1995 ed è stato squalificato per otto mesi. Ha scagliato il pallone su un arbitro che gli aveva fischiato un fallo contro nel 1991. Ha gettato a terra la maglia dell’Olympique Marsiglia durante un’amichevole di beneficenza. Ha dato del “sac à merde” ad Henri Michel, allenatore della nazionale francese, nel 1988. Nel 2005 è stato eletto miglior giocatore della storia del campionato inglese. Ma oltre ad essere una persona estremamente irritabile è anche una incredibilmente sensibile. Ha recitato in una ventina di film e molte pubblicità. Ha fatto un film con Ken Loach. È il direttore sportivo dei New York Cosmos. Dipinge e colleziona quadri da quando ha vent’anni. Ha pubblicato libri di fotografie in bianco e nero. Nel 2010 ha provato a far crollare il sistema bancario invitando tutti a ritirare i propri risparmi il 7 dicembre. “Non posso avere la passione che ho, una specie di fuoco che chiede di uscire, senza che questo fuoco a volte faccia danni. Sono consapevole di deludere chi non capisce che non posso essere quello che sono senza questo lato della medaglia” Éric Cantona
Autore Daniele Manusia
Add Editore
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