
Al Leeds restò dal 1962 fino al 1972, il suo esordio lo fece a Southampton allora 16enne, quando fu convocato all’ultimo minuto per sostituire il portiere titolare infortunatosi poche ore prima dell’incontro. Volò da Leeds verso la costa sud su un Piper a due posti, vomitando per tutto il tragitto, imprecando per il terrore del battesimo dell’aria, con indosso la divisa e sopra la tuta. Fu determinante nella conquista della fairs cup (uefa) e della FAC del 65, stabilì vari records di imbattibilità eppure alcune sue indecisioni o papere (come già detto non più di 7 o 8) bastarono per farlo ricordare più per questi errori che per anni di grandi parate.
Sarà che le indecisioni corrisposero alla storica eliminazione dalla FAC ad opera del Colchester (allora in 4th division) in uno dei più classici giantkillings o alla finale persa con il chelsea nel 70. Ma il soprannome di careless hands (mani disattente, mani distratte) gli fu affibbiato ad Anfield Road nel 67. Giornata fredda, nevischio, Reds già sull’1-0, Terry Cooper passa palla indietro, Sprake la raccoglie, la porta al petto, quindi in uno dei gesti più ovvi per un portiere, opta per un rinvio con le mani. E qui accade il fattaccio; la palla bagnata scivola via dal palmo della mano mentre questa sta per staccarsi dalla stessa, parte all’indietro, sopra alla spalla e si infila in porta…Nell’intervallo l’addetto agli altoparlanti di Anfield, cinico quanto dotato di sense of humour, tra le varie canzoni che solitamente intrattenevano la folla mise “Careless hands” di Des O’Connor allora nella top 10 inglese, dedicandola a Gary Sprake…
La rivincita Sprake ed il Leeds la ebbero l’anno successivo, quando, proprio ad Anfield vinsero il campionato, furono applauditi dalla Kop che a Sprake dedicò l’applauso più lungo (con il classico senso di sportività che ha sempre contraddistinto i Kopites) e tutti furono concordi che se quel giorno la rete del Leeds restò inviolata il merito fu soprattutto del portiere gallese.
In fondo, se fosse stato così disastroso come qualcuno sosteneva, non penso che tanti clubs si sarebbero disputati il suo cartellino appena si seppe che avrebbe lasciato Elland Road. La spuntò il Birmingham City, che pagò Sprake ben 100,000 pounds, cifra allora da record a livello mondiale per un portiere.
In fondo, se fosse stato così disastroso come qualcuno sosteneva, non penso che tanti clubs si sarebbero disputati il suo cartellino appena si seppe che avrebbe lasciato Elland Road. La spuntò il Birmingham City, che pagò Sprake ben 100,000 pounds, cifra allora da record a livello mondiale per un portiere.
Scritto da Lord Sinclair (Gianluca O.)
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